Pericoli e Fattori di Rischio
Movimentazione manuale dei carichi
|
Metodo NIOSH come applicato dalla Norma Europea UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1
L’allegato
XXXIII del D.Lgs. 81/2008 indica le
norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) come riferimento per la valutazione del rischio. Accanto a queste si richiama la norma tecnica UNI EN 1005-2, estensione del metodo NIOSH ‘93.
Applicazione del metodo NIOSH per la valutazione del rischio per compiti semplici.
Il metodo proposto
dal NIOSH è volto alla valutazione
delle azioni di sollevamento manuale di carichi. Per ogni azione di sollevamento il metodo è in grado di determinare il cosiddetto peso limite raccomandato attraverso una equazione che, a partire da un massimo peso
sollevabile in condizioni ideali
(costante di peso di 23 kg
che protegge il 90% degli uomini ed il 70% delle donne), considera l’eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con appositi fattori di demoltiplicazione come riportato nella tabella 3. Le Linee guida di applicazione del D.Lgs. 626/94 avevano individuato come costante di peso i 20 kg per le donne e i 30 kg per gli uomini maggiorenni; le norme UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1 usano
gli stessi fattori demoltiplicativi del
NIOSH, ma chiedono all’utilizzatore di selezionare un diverso peso iniziale di riferimento tenendo conto delle caratteristiche di età, di genere e della percentuale di popolazione da tutelare. Si riportano di seguito le tabelle con le
masse di riferimento (Mref) previste
dalla UNI EN 1005-2 e dalla
ISO 11228-1 per un confronto.
TABELLA 1. Massa di riferimento (Mref) prendendo in considerazione la popolazione di utilizzatori prevista (UNI EN 1005-2)
Campo di applicazione
|
Mref (Kg)
|
Percentuale di
|
Gruppo di popolazione
|
F e M
|
F
|
M
|
Utilizzo domestico
|
5
|
dati non disponibili
|
Bambini e anziani
|
Popolazione totale
|
10
|
99
|
99
|
99
|
Popolazione domestica generale
|
|
Utilizzo professionale(generale)
|
15
|
95
|
90
|
99
|
Popolazione lavorativa generale, compresi giovani e anziani
|
Popolazione lavorativa generale
|
25
|
85
|
70
|
90
|
Popolazione lavorativa adulta
|
|
Utilizzo professionale(eccezionale)
|
30
|
dati non disponibili
|
Popolazione lavorativa particolare
|
Popolazione lavorativa particolare
|
35
|
40 |
TABELLA 2. Massa di riferimento (mref) per differenti popolazioni (tabella C.1 ISO 11228-1)
Campo di applicazione
|
Mref Kg
|
Percentuale di popolazione protetta
|
Gruppo di popolazione
|
F e M
|
F
|
M
|
Attività non professionali
|
5
|
Dati non disponibili
|
Bambini e anziani
|
Popolazione generale
|
10
|
99
|
99
|
99
|
Popolazione domestica generale
|
Attività professionali
|
15 20 23
|
95
|
90
|
99
|
Popolazione lavorativa generale compresi i lavoratori giovani e anziani
|
Popolazione lavorativa generale
|
25
|
85
|
70
|
95
|
Popolazione lavorativa adulta
|
30 35 40
|
Vedi NOTA
|
Popolazione lavorativa specializzata
|
Popolazione lavorativa specializzata in circostanze particolari
|
NOTA
Circostanze speciali. Sebbene ogni forzo dovrebbe essere fatto per
evitare la movimentazione manuale o per ridurre i rischi al livello più
basso possibile, possono verificarsi circostanze eccezionali in cui la
massa di riferimento può superare i 25 kg (per es. laddove il livello
tecnologico e le operazioni non sono sufficientemente avanzati). In
queste circostanze eccezionali, una attenzione e un riguardo aggiuntivi
devono essere posti alla formazione e all’addestramento dei soggetti (ad
es. particolare conoscenza in merito all’identificazione del rischio e
al suo contenimento), alle situazioni lavorative predominanti e alle
capacità degli individui. |
Al
fine di diminuire il rischio per la popolazione lavorativa, in
particolare per coloro che hanno minor potenza fisica, la massa di
riferimento non dovrebbe superare i 15 kg. Ciò aumenterà fino al 95% il
livello di protezione garantito alla popolazione lavorativa. In questo
caso, una massa di riferimento di 15 kg anziché di 25 kg dovrà essere
usata nell’equazione (A.1) (vedi A.7.2). Poiché i posti di lavoro
dovrebbero essere accessibili a qualsiasi lavoratore, superare il limite
raccomandato per masse di 25 kg dovrebbe essere considerata una
eccezione. Quando vengono superati i limiti raccomandati, le condizioni
di lavoro devono rimanere sicure. In questi casi è particolarmente
importante che i lavoratori siano ben addestrati ed istruiti agli
specifici compiti. |
In
base a quanto sopra riportato e tenendo conto che nella tabella ISO
11228-1 vi è incertezza nell’individuare la massa di riferimento per le
lavoratrici, i minori e i lavoratori anziani (*), in quanto prevede
valori compresi tra i 15 e i 23 Kg, si ritiene di assumere le Mref
stabilite dalla UNI EN 1005-2, che garantiscono un livello di protezione
> al 90% per queste categorie di lavoratori. Pertanto la Mref
per le lavoratrici maggiorenni e per i lavoratori anziani di entrambi i
sessi (età > 50 anni) è fissata a 15 Kg. Per quanto riguarda i
minori di entrambi i sessi la Mref è fissata a 15 Kg tenendo conto che
l’attività di movimentazione manuale di carichi non può superare le 4
ore e che l’indice di sollevamento deve essere < 1, dato il principio
generale che i minori dovrebbero essere adibiti esclusivamente ad
attività per le quali non vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria,
eccetto quelle autorizzate dalla Direzione Provinciale del Lavoro. La
stessa norma UNI EN 1005-2 identifica un’ulteriore sottopopolazione, le
donne gravide, che presentano un rischio accresciuto di possibili
lesioni, sconsigliando il sollevamento di pesi maggiori di 5 kg.
Pertanto la lavoratrice in gravidanza potrà essere adibita ad attività
che comprendono la movimentazione manuale dei carichi, con le seguenti
caratteristiche: - massa di riferimento assunta per la valutazione del rischio di 5 Kg; - indice di sollevamento < 0,85; - attività di durata non superiore ad un’ora; - frequenza di sollevamento non superiore a una volta ogni 5 minuti.
(*)
Entrambe le norme non identificano l’età della popolazione lavorativa
anziana, ma tenendo conto che la popolazione lavorativa adulta è
compresa tra i 18 e i 65 anni, una particolare tutela deve essere
garantita ai lavoratori ultracinquantenni, o ultra quarantacinquenni
secondo i ricercatori dell’EPM (analogamente a quanto considerato nella
normativa relativa ai lavoratori che utilizzano videoterminali).
Alcuni ricercatori dell’EPM
propongono, sulla base dei dati di letteratura e delle tabelle della
norma EN 1005-2, i valori di riferimento di seguito riportati.
POPOLAZIONE LAVORATIVA
|
MASSA DI RIFERIMENTO (KG.)
|
Maschi (18-45 anni) Femmine (18-45 anni) |
25 20
|
Maschi giovani (fino 18 anni) ed anziani (oltre 45 anni) |
20
|
Femmine giovani (fino 18 anni) ed anziane (oltre 45 anni) |
15 |
Considerate le indicazioni sopra richiamate e al fine di garantire un
più elevato livello di protezione ad una fascia di popolazione
lavorativa sempre più numerosa e sempre più anziana, si ritiene di
proporre che la massa di riferimento o costante di peso per i lavoratori
e le lavoratrici di età superiore ai 50 anni sia di 15 Kg.
La procedura di calcolo del limite di peso raccomandato è applicabile quando ricorrono le seguenti condizioni: · carichi di peso superiore a 3 Kg,
· azioni di movimentazione che vengono svolte in via non occasionale
(frequenze medie di 1 volta ogni ora nella giornata lavorativa tipo),
· azioni di tipo occasionale ma con valori vicini ai valori di peso
massimi consigliati, specie se comportanti posture incongrue del
rachide, · sollevamento di carichi svolto in posizione in piedi (non seduta o inginocchiata) in spazi non ristretti, · sollevamento di carichi eseguito con due mani, · altre attività di movimentazione manuale (trasportare, spingere, tirare) minimali, · adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento (coefficiente di frizione statica > 0.4), · gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco, · carico non estremamente freddo, caldo, contaminato o con contenuto instabile, · condizioni microclimatiche favorevoli.
TABELLA 3. Scheda NIOSH integrata
con UNI EN 1005-2 per il calcolo del peso limite raccomandato e
dell’indice di sollevamento (peso sollevato/peso limite raccomandato).
CP = COSTANTE DI PESO
Costante di peso (Kg) |
ETÀ
|
MASCHI
|
FEMMINE
|
> 18 ANNI
|
25
|
15
|
FA = ALTEZZA DA TERRA DELLE MANI ALL'INIZIO DEL SOLLEVAMENTO (A)
 |
ALTEZZA (cm)
|
0
|
25
|
50
|
75
|
100
|
125
|
150
|
>175
|
FATTORE
|
0,77
|
0,85
|
0,93
|
1,00
|
0,93
|
0,85
|
0,78
|
0,00
|
FB = DISTANZA VERTICALE DI SPOSTAMENTO DEL PESO FRA INIZIO E FINE DEL SOLLEVAMENTO (B)
 |
DISLOCAZIONE (cm)
|
25
|
30
|
40
|
50
|
70
|
100
|
170
|
>175
|
FATTORE
|
1,00
|
0,97
|
0,93
|
0,91
|
0,88
|
0,87
|
0,86
|
0,00
|
FC = DISTANZA ORIZZONTALE TRA LE
MANI E IL PUNTO DI MEZZO DELLE CAVIGLIE (DISTANZA MASSIMA RAGGIUNTA
DURANTE IL SOLLEVAMENTO (C)
 |
DISTANZA (cm)
|
25
|
30
|
40
|
50
|
55
|
60
|
>63
|
25
|
FATTORE
|
1,00
|
0,83
|
0,63
|
0,50
|
0,45
|
0,42
|
0,00
|
1,00
|
FD = DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL PESO IN GRADI (D)
 |
Dislocazione angolare
|
0°
|
30°
|
60°
|
90°
|
120°
|
135°
|
>135°
|
FATTORE
|
1,00
|
0,90
|
0,81
|
0,71
|
0,52
|
0,57
|
0,00
|
FE = GIUDIZIO SULLA PRESA DEL CARICO (E)
GIUDIZIO
|
BUONO
|
SCARSO
|
FATTORE
|
1,00
|
0,90
|
FF = FREQUENZA DEI GESTI (numero di atti al minuto) IN RELAZIONE ALLA DURATA (F)
FREQUENZA
|
0,20
|
1
|
4
|
6
|
9
|
12
|
>15
|
CONTINUO <1 ora
|
1,00
|
0,94
|
0,84
|
0,75
|
0,52
|
0,37
|
0,00
|
CONTINUO da 1 a 2 ore
|
0,95
|
0,88
|
0,72
|
0,50
|
0,30
|
0,21
|
0,00
|
CONTINUO da 2 a 8 ore
|
0,85
|
0,75
|
0,45
|
0,27
|
0,15
|
0,00
|
0,00
|
CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO = CP x FA x FB x FC x FD x FE x FF
CALCOLO DELL'INDICE DI SOLLEVAMENTO=
|
PESO EFFETTIVAMENTE SOLLEVATO (Kg) PESO LIMITE RACCOMANDATO (Kg) |
Dovrà inoltre essere valutata la presenza dei seguenti fattori aggiuntivi da moltiplicare nel calcolo del peso limite raccomandato: - il peso viene sollevato con una mano (OM): il peso limite raccomandato viene moltiplicato per 0,6; - i sollevamenti vengono eseguiti da due persone (PM): il peso limite raccomandato viene diviso per 2 e moltiplicato per 0,85; - vengono eseguiti compiti supplementari (Aτ)*: applicare un fattore = 0,8.
*
Compiti fisicamente impegnativi, tipo: esposizione a microclima
sfavorevole, precisione nella collocazione del carico, spinta del carico
con una mano; il peso raccomandato viene moltiplicato X 0,8 quando la
temperatura non è compresa tra i 19-26 °C, l’umidità relativa non
rientra nel range 30 - 70%, la velocità dell’aria supera il valore di
0,2 m/s, come riportato nella norma EN ISO 7730.
Adottando la procedura suggerita dalla norma tecnica europea UNI EN
1005-2 e riassunta in tabella 1, è possibile salvaguardare allo stesso
modo la stessa proporzione di lavoratori, partendo da pesi iniziali
diversificati. Definita la massa di riferimento per sottogruppo di
popolazione, si procede all'analisi diciascun fattore demoltiplicativo
che può assumere valori compresi tra 0 ed 1. Quando l’elemento di
rischio potenziale corrisponde ad una condizione ottimale, il relativo
fattore assume il valore di 1 e pertanto non porta ad alcun decremento
del peso limite raccomandato rispetto alla massa di riferimento. Quando
l’elemento di rischio è presente, discostandosi dalla condizione
ottimale, il relativo fattore assume un valore inferiore a 1: esso
risulta tanto più piccolo quanto maggiore è l’allontanamento dalla
relativa condizione ottimale; in tal caso il peso limite raccomandato
diminuisce di conseguenza. Quando uno o più fattori raggiungono il
limite estremo e quindi assumono il valore di 0 significa che si è in
una condizione di inadeguatezza assoluta per via di quello specifico
elemento di rischio e vanno pertanto adottati interventi immediati.
Infatti in queste situazioni il peso limite raccomandato assumerebbe il
valore di 0 e pertanto sarebbe a rischio movimentare qualsiasi peso. Il
calcolo del peso limite raccomandato si effettua attraverso la
moltiplicazione di tutti i fattori. Per ottenere l’indice di
sollevamento si calcola quindi il rapporto tra il peso effettivamente
sollevato (numeratore) ed il peso limite raccomandato (denominatore).
Livelli di rischio e misure di prevenzione
- Se R < 0,85 (AREA VERDE): la situazione è accettabile e non è richiesto alcuno specifico intervento.
- Se R è compreso tra 0,86 e 0,99 (AREA GIALLA): la situazione si
avvicina ai limiti; una quota della popolazione (a dubbia esposizione)
può essere non protetta e pertanto occorrono cautele, anche se non è
necessario un intervento immediato. È comunque consigliato attivare la
formazione e, a discrezione del medico, la sorveglianza sanitaria del
personale addetto. - Se R > 1 (AREA ROSSA): la situazione può
comportare un rischio per quote crescenti di popolazione e pertanto
richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più
elevato quanto maggiore è l’indice. Vi è necessità di un intervento
IMMEDIATO di PREVENZIONE per situazioni con indice maggiore di 3;
l’intervento è comunque necessario anche con indici compresi tra 1,25 e
3. È utile programmare gli interventi identificando le priorità di
rischio. Successivamente riverificare l’indice di rischio dopo ogni
intervento. Va comunque attivata la sorveglianza sanitaria periodica del
personale esposto con periodicità bilanciata in funzione del livello di
rischio.
Vantaggi e svantaggi del metodo NIOSH
Vantaggi
· Metodo analitico che valuta solo le operazioni di sollevamento. · È applicabile ai settori industriali. · È riproducibile.
· Permette di ricavare l’effettiva esposizione giornaliera di un
singolo lavoratore, in presenza di attività che comportano l’esecuzione
di diversi compiti (esposizione media). · Individua il peso ideale da movimentare nelle diverse condizioni. · Tiene conto del genere e dell’età.
Svantaggi
· Richiede una preparazione di base. · Non è applicabile al settore sanitario. · Non può essere applicato nelle seguenti condizioni: - lavoro svolto per più di 8 ore al giorno, - sollevamento effettuato in posizione seduta o inginocchiata, - sollevamento in aree ristrette o con movimenti a scatto, - condizioni climatiche sfavorevoli, - pavimenti scivolosi, - trasporto di un peso per un tratto superiore ai 2 metri. · Non tiene conto delle condizioni di salute del lavoratore.
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